progettazione di edificio polifuzionale con annesso parcheggio ad uso pubblico e privato
concorso di idee
rimini
italia - 2014
progetto finalista
Il progetto per il complesso polifunzionale si prefigge di rispondere a diverse esigenze:
- L’inserimento nel contesto ed i collegamenti sia visuali che funzionali agli edifici esistenti;
- L’inserimento di diverse funzioni sia all’interno dell’edificio (congressi e ricettivo) che
all’esterno (parco tematico, zona eventi, collegamenti e percorsi) nel rispetto delle alberature
esistenti.
Preso atto del contesto, già ricco di segni degli edifici circostanti, si è pensato ad un edificio
costituito da un certo rigore di forme e volumi, nel rispetto delle funzioni che andrà ad ospitare.
La pelle più esterna in vetro a lamelle frangisole costituisce più che una parete una trama leggera;
le sottili lame di vetro, elementi trasparenti e riflettenti, conferiscono all’edificio un andamento
“dinamico” di riflessi, cambiamenti di colore e “vibrazioni”.
Il nuovo complesso polifunzionale è stato studiato per essere condiviso, attraversabile, visibile e
permeabile; non c’è una netta scissione fra aperto e chiuso: i confini si confondono annullandosi,
la compenetrazione aumenta fino a permettere l'utilizzo delle coperture per le funzioni da svolgere
all'aperto.
Le coperture, previste in legno e dotate di ampie zone a verde, costituiscono delle piazze;
in particolare quella della sala congressi degrada tramite sedute in legno e crea un’ampia e
piacevole zona eventi, affacciata su una quinta verde con fondo in lamiera in acciaio corten,
richiamo a “teatro”, un omaggio a Pietro Porcinai, proposto dall’artista Beverly Pepper alla
Fattoria di Celle.
I materiali previsti sono quindi: vetro, acciaio corten e legno; materiali di impatto forte e
connotativo, tutti molto materici e caratterizzati da colori neutri con gradazioni di toni marroni
e terra, ocra e azzurro.
Gruppo di Lavoro
Leonardo Maria Proli, Beatrice Pierallini, Massimo Arduini, Curzio Maria Proli,
Alessandro Modanesi, Mirko Moriconi, Marco Rabazzi, Marco Ricci
Collaboratori
Antonella Valeriano