Parco acquatico - Tarquinia
Tarquinia (VT)
italia - 2020
(work in progress)
L’intervento consiste nella realizzazione di una zona d’acqua tipo laguna e una piscina con relativi annessi, servizi accessori, spogliatoi, reception, pronto soccorso e punto ristoro ad ampliamento e miglioramento dei servizi-attrezzature esistenti del Campeggio Riva dei Tarquini a Tarquinia. L’intervento è previsto in un’area pianeggiante situata all’interno del campeggio e priva di vegetazione, posta nelle immediate vicinanze dell’ingresso. Questo progetto mira al miglioramento e all’ampliamento delle attività ricreative e aggregative interne al campeggio. Il progetto si inserisce a servizio di un campeggio già esistente in un contesto naturalistico sottoposto a tutela paesaggistica, da un lato la pineta e dall’altro, oltre il campeggio, il mare. Principi fondanti del progetto sono il rispetto del luogo e la continuità, con l’ambiente e il territorio, con l’obiettivo di creare uno spazio il cui impatto visivo sia naturale. In questa logica è stata indirizzata la progettazione di un sistema con la nuova piscina e la “laguna” e i servizi per i campeggiatori (spogliatoi, punto ristoro, reception), cercando proprio nel contesto naturalistico suggerimenti per soluzioni morfologiche e materiche ed indirizzando le scelte progettuali sull’integrazione fra ambiente e costruito. Per gli spazi funzionali, attentamente inseriti nel contesto, è quindi stato privilegiato l’utilizzo di materiali naturali, quali il legno. Quest’ultimo è elemento prevalente che disegna parte della pavimentazione del solarium e caratterizza i volumi adibiti a servizi. Si distinguono da questa scelta le funzioni adibite a reception, in acciaio corten e vetro e il punto ristoro progettato in vetro e colore nero. Da un lato un materiale che ben si integra in una situazione paesaggistica per la sua matericità naturale, dall’altro il punto ristoro di vetro e colore nero, (metallo, pietra nera) mirano a garantire una leggibilità immediata delle differenti attività aiutando l’utenza nella interpretazione dei volumi e delle funzioni. In una logica organica i nuovi volumi di servizio sono articolati in un sistema che permette di usufruirne in maniera rapida ed intuitiva. Il legno diviene elemento naturale uniformante in continuità con la pineta e l’ambiente circostante. Il verde entra nelle aree di relax ombreggiandole, nella pavimentazione prevedendo grandi aiuole con piante e sulla copertura praticabile, è una ricerca di integrazione con la dimensione naturale. Il nuovo edificio si allunga parallelo alla strada di accesso mimetizzato dalla vegetazione. Elemento di forte connessione con l’intorno è la copertura praticabile, che verso il mare scende a terra con una pendenza praticabile e attrezzata con sedute, dalla quale si può ammirare tutta la zona.
Gruppo di Lavoro
Leonardo Maria Proli, Beatrice Pierallini
Collaboratori
arch. Antonella Valeriano