riqualificazione area sportiva e ricreativa zona elibase
Capraia Isola (LI)
italia - 2022
Progetto Definitivo
Il progetto ha come obbiettivo la rigenerazione di una zona adiacente al paese ma anche integrata nel territorio.
Si interpreta quest’area come un piccolo parco dove sia possibile stazionare gradevolmente e dedicarsi all’attività sportiva in un
luogo reso maggiormente accogliente dall’intervento architettonico ad esso rivolto.
Sono previste numerose possibilità di fruizione, tramite attrezzature per l’intrattenimento sportivo e culturale, per relax e aggregazione,
dove sia possibile leggere, conversare, giocare, fare attività sportiva, che permetta di aggregarsi in piccoli o grandi gruppi, ma permetta
anche un po’ di riposo solitario.
L’arredo urbano, il paesaggio circostante e le attività proposte sono l’essenza dello spazio.
La rifunzionalizzazione di quest’area e l’aumento dell’offerta per il tempo libero sono alla base di una scelta destinata a turisti e cittadini.
Si interviene migliorando la dotazione di attrezzature per il tempo libero, non solo pensando ai mesi estivi ma anche per quei periodi
dell’anno dove diminuiscono le possibilità di attività collegate alla balneazione e alle passeggiate e dove creare la possibilità di un
intrattenimento porterebbe un giovamento sia ad i residenti che ad un turismo destagionalizzato.
È un’area del paese goduta e utilizzata da categorie di fruitori molto differenziate per età ed esigenze, che coprono un orario molto
vasto durante le ventiquattro ore della giornata e durante tutto l'anno.
Se pur non espressa compiutamente quest’area dimostra da sempre la sua vocazione funzionale come punto di aggregazione e zona sportiva.
L’idea progettuale è proprio di potenziare quest’aspetto, come previsto anche dagli strumenti di pianificazione, e riqualificare l’intera
area che attualmente presenta zone irrisolte, sottoutilizzate o degradate.
L’intera zona s’immagina soggetta a un intervento che tenda a uniformare l’attuale sistemazione frutto di interventi successivi e
disomogenea funzionalmente e formalmente.
Questo intervento non è mirato solamente alla vivibilità del luogo e all’ampliamento della offerta sportiva, ma anche, migliorando lo
stato dei luoghi, all’obbiettivo di conferire negli utenti un maggior rispetto e amore per l’isola, la sua natura, la sua complessità.
La valorizzazione del paesaggio viene vista alla base di una tutela dell’ambiente attraverso la sensibilizzazione degli utenti.
La rivalutazione di questi luoghi non può esimersi da proteggere e valorizzare le visuali sul paesaggio circostante.
Si è pensato, nell’ottica di rispettare la conformazione e le funzioni già presenti di assecondare la distribuzione funzionale attuale.
Abbiamo costituito una sorta di cornice dove abbiamo distribuito le nuove emergenze intorno all’area erbosa centrale anche per non
sovvertire l’immagine dell’area attualmente piuttosto consolidata nell’idea dei frequentatori.
Questa impostazione è stata necessaria anche per non entrare in conflitto con le esigenze dell’ elibase, che comunque rappresenta una
priorità in questo contesto.
Il progetto si sviluppa secondo pochi segni lineari ma importanti che sottolineano la centralità dello spazio aperto.
L’intervento vuole essere integrato nel contesto pur mantenendo una propria essenza e geometria.
Nella zona complanare alla piattaforma dell’elibase si è inserita una grande pedana in legno con panchine anch’esse in legno.
Questa pedana, leggermente rialzata rispetto al terreno costituisce anche un percorso complanare e agevole per ogni tipologia di
utenza e consente di collegare le estremità della zona attrezzata.
Questa zona viene separata dal parcheggio con una siepe di piante endemiche e si prevede inoltre di inserire alcune piante vicino
alle sedute con funzione ombreggiante.
Nella parte più alta dell’area, vicino agli spogliatoi dove attualmente è presente lo scheletro in cemento armato di un campo di
bocce abbandonato abbiamo inserito un chiosco nell’ottica di dotare l’area di un punto di riferimento per i fruitori e il punto di
gestione per le attività sportive.
Questa parte dell’area, attualmente abbandonata e malmessa, assume una nuova importanza funzionale e potrà essere raggiunta dall’elibase
pedonalmente attraverso una nuova scala di collegamento incassata nel dislivello attraverso il percorso già esistente dietro il campetto,
quest’ultimo sarà ripristinato e reso utilizzabile da utenza disabile su sedia a ruote.
Con l’intenzione di implementare le attività sportive e di ricreazione abbiamo inserito attrezzi fitness e di gioco adatti per essere
utilizzati da una ampia gamma di utenti: un percorso vita, un’attrezzatura fitness, macchine fitness e due giochi per arrampicata.
Per facilitare l’utilizzo di età diversificate è previsto lo spostamento in questa area dei giochi, destinati ai più piccoli, attualmente
situati nei giardino posto di fronte al comune.
I giardini saranno dotati di nuovi giochi a norma.
Pedana e panchine
Si tratta di elementi in legno che caratterizzano architettonicamente l’intera area e che sono pensati per aggregazione e relax:
prendere il sole, mamme, bambini, ginnastica, yoga, corpo libero, tutte attività che possono essere effettuate sull’accogliente pedana
in legno con panchine di forma organica sulle quali poter sedere ma anche stare distesi.
Si prevede l’inserimento di alcune piante endemiche a fornire ombreggiamento in corrispondenza di parte delle panchine.
Il campetto di basket/pallavolo, richiamo anche per giovanissimi e teenager sarà dotato di sedute/sgabelli leggere e vagamente ludiche.
Il progetto prevede nelle varie situazioni sedute che si trasformano in elementi di arredo capaci di organizzare architettonicamente
lo spazio. Sedute che sono caratterizzate dalla linearità del tratto e la sobrietà dei materiali e dei cromatismi e che possono inserirsi
senza troppo impatto nei diversi contesti.
Si è voluto progettare spazi destinati ad accogliere, dotandoli di sedute in legno che comunichino una sensazione di benessere.
Gli elementi di arredo urbano si inseriscono nello spazio senza voler costituire un elemento accentratore dell’attenzione ma partecipando
al contesto e integrandosi.
Saranno inseriti fontanelli e cestini in corrispondenza delle zone fitness e di aggregazione.
Fitness
Abbiamo inserito fra la nuova aiuola e le pedane in legno un percorso vita e alcune macchine per il fitness. Percorsi sportivi che sono
progettati per creare circuiti progressivi adatti all’età e alle capacità fisiche di ciascuno, così come al suo livello di pratica e alla
sua atleticità. Le varie attività hanno lo scopo di mantenere la forma fisica, a beneficio della salute. Percorso vita e macchine non
necessitano di pavimentazione antitrauma e sono direttamente installati sul terreno erboso mentre le altre attrezzature, quelle per
arrampicata e i giochi saranno pavimentati con adeguate piastre in gomma antitrauma.
Le attrezzature fra le panchine e la siepe sono state appositamente scelte fra quelle che non alteravano la pavimentazione esistente e
potevano essere sicure anche con il solo terreno erboso.
Campetti polifunzionali
L’intento è quello di riqualificare e potenziare l’area sportiva attrezzata esistente al fine di restituire alla comunità uno spazio
pubblico integrato per molteplici attività sportive, dove si mira alla valorizzazione dello sport, individuale e di squadra, che oltre
al benessere psico-fisico dell’individuo deve assicurare aggregazione sociale, relax e svago.
Il progetto prevede la riqualificazione dei campi da gioco. Sono presenti due piastre polifunzionali di cui una destinata a pallavolo/basket
e la seconda un campo da calcetto/tennis.
Le lavorazioni previste:
- Rifacimento del manto del campo polifunzionale (basket-pallavolo) e posa di nuove attrezzature;
- Riqualificazione del campo di calcetto esistente, nuova pavimentazione, posa di nuova rete ferma palloni al posto dell’esistente lungo
l’intero perimetro del campo con nuove porte per la chiusura del campo e nuove porte e reti per i giochi, nonché la tracciatura e segnatura
del campo da calcetto e da tennis.
Si prevede di rimuovere tutti i manufatti esistenti, non più funzionali ai nuovi interventi quali ad esempio la struttura fatiscente
in legno esterna al campetto, le vecchie panchine ecc... si prevede pulizia e decespugliamento delle aree;
Per i materiali rimossi si provvederà all’allontanamento nelle pubbliche discariche.
Per le aree esterne un ulteriore tema importante che ci si è posti è stato quello della impermeabilizzazione del suolo;
nonostante si preveda infatti l’incremento dei percorsi pavimentati, tutte le relative superfici vengono mantenute fortemente permeabili.
Si sono infatti utilizzate due pavimentazioni funzionalmente diverse: si propone l’utilizzo di un calcestruzzo drenante per i percorsi,
mentre per l’area giochi è prevista, dove necessaria, una pavimentazione antitrauma in gomma riciclata che presenta anch’essa elevata
permeabilità.
La pavimentazione in gomma è stata scelta per la poca manutenzione richiesta e la maggior accessibilità rispetto alla corteccia, e rispetto
alla gomma colata per il minor costo dovuto anche alla particolare situazione geografica dell’isola.
Si prevede anche un nuovo accesso all’elibase, in sostituzione dell’attuale, con pavimentazione carrabile drenante per l’ambulanza posto
più vicino alla piattaforma.
Chiosco bar
Si prevede come da considerazioni effettuate durante lo Studio di fattibilità la realizzazione di un chiosco bar che funzioni anche
da supporto alle attività sportive e alla loro gestione.
Prevedendo un incremento dell’utilizzo di questa zona nella sua funzione sportiva e di svago un punto ristoro diventa un importante riferimento.
Abbiamo considerato come miglior posto per inserire questo chiosco lo spazio oltre il campo di calcetto vicino agli spogliatoi esistenti.
Questa zona adesso non utilizzata e degrata dall’ abbandono presenta una bella visuale aperta e areata che ben si presta all’installazione
di un chiosco con questa funzione.
La zona dove insiste lo spogliatoio è attualmente una zona abbandonata e non frequentata dove il residuo scheletro di campo di bocce
costituisce un elemento avulso, infestato da piante fuori controllo che abbiamo immaginato possa essere utilizzato a supporto di questa
nuova funzione.
Abbiamo per questo studiato un posizionamento del chiosco ed una pavimentazione in legno che permettessero di utilizzare questo elemento
in CA invece che smaltirlo, cosa che avrebbe comportato un grande impiego di risorse, di costi e di tempo.
Questo punto di ristoro quindi oltre ad un importante luogo di aggregazione è pensato per la gestione dell’area: per occuparsi dei campi
da gioco, delle reti da sostituire per i vari sport, per l’affitto di racchette e palline, spogliatoi ecc...
Architettonico
Abbiamo pensato ad un elemento che pur avendo una sua identità architettonica dialogasse con il territorio e ne facesse parte.
Che pur essendo riconoscibile trovasse nelle sue linee e nelle sue caratteristiche una motivazione relazionata con il contesto.
Abbiamo pensato ad una planimetria vagamente irregolare, perché sull’isola di geometricamente regolare non esiste quasi niente.
Abbiamo pensato di rivestire questo piccolo elemento di specchio perché si integrasse, perché fosse sostenibile e “sparisse” mitigando
la sua geometria riproducendo l’intorno. Abbiamo creato delle schermature a questo involucro, non solo per proteggerlo dal sole con
una controparete ma anche, nuovamente mirando alle irregolarità di questo ambiente, alla macchia mediterranea, alle punte dell’orografia
circostante, alle pietre e ai massi e soprattutto agli arbusti di macchia mediterranea multidirezionali e disordinati. Inoltre i
sistemi di rivestimento a parete ventilata offrono soluzioni dal forte impatto visivo e in grado di ottimizzare le prestazioni energetiche
e acustiche degli edifici.
L’esterno in legno (naturale o composito) si aggiunge all’involucro a specchio “frantumandone” il volume e rendendolo ancora più organico.
Ne è derivato un organismo vitale con sfaccettature molteplici mai uguali e sui quattro lati che si allunga volutamente verso lo spogliatoio,
con il quale cerca un rapporto spaziale e funzionale. Non due elementi diversi e separati ma partecipi nella propria diversità di uno stesso
ambiente, con funzioni diverse ma a “ servizio” della stessa causa.
Si prevede di ritinteggiare lo spogliatoio color terra per renderlo più integrato all’ ambiente.
Chiosco bar, interno
Nel piccolo chiosco bar non è prevista somministrazione all’interno ed è prevista solamente la preparazione di alimenti da bar: panini,
tartine, pasticceria surgelata precotta ecc...
Si prevede all’interno una zona preparazione di circa 6 mq, con dispensa, spogliatoio e bagno per addetti, bagno accessibile con accesso
dall’esterno, zona somministrazione.
A questo si aggiunge una sorta di ripostiglio con accesso dall’esterno per racchette, palline, reti ecc.… di supporto ai campi sportivi.
Questa zona si prevede pavimentata in legno, utilizzando e al contempo nascondendo i setti in cemento armato che sostenevano il campo di bocce.
L’obiettivo è riqualificare questa zona creando un ambiente accogliente dotato anche di possibilità di intrattenimento come tavoli
da ping pong ecc....
l’obiettivo è la creazione di un ambiente piacevole immerso nella bella visuale verso mare, monti, castello.
Il pensiero progettuale con “approccio bio-eco-sostenibile” implica concetti molto più ampi che considerano la salubrità quale valore
aggiunto di una progettazione non basata soltanto su una somma di tecnologie, ma su un insieme dialogante tra materiali a basso impatto
ambientale (rinnovabili, durevoli, riutilizzabili, riciclabili) e conoscenze tecnologiche che sono attualmente a disposizione. Pertanto,
una progettazione realmente sostenibile parte da presupposti di conoscenze che riguardano la bioclimatica, il “sapere”, l’uso e la
conservazione delle risorse materiche, la loro salubrità ed emissività e, infine, la loro corretta posa in opera nella fase realizzativa.
Tali concetti devono essere presi in considerazione nella loro interezza e sin dalle prime fasi del progetto in modo da essere amalgamate
e integrate in modo organico nella concezione dell’intervento, non “aggiunti” e adattati a posteriori.
Gli edifici a basso impatto ambientale, di nuova realizzazione, in una ottica di sostituzione edilizia o che siano ristrutturati o
recuperati, devono potersi avvalere dell’utilizzo di materiali per l’edilizia sostenibile che attivino filiere virtuose, promotrici
della transizione verso un’economia circolare e, allo stesso tempo, siano occasioni occupazionali etiche.
BeLeFT architetti associati
Collaboratori
arch. Antonella Valeriano, arch. Benedetta Malavolti, arch. Ilaria Genovese, Giovanna Paci, Federica Perrotta